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Massimo Bandera e il suo Vademecum per la cura dei bonsai in appartamento, a cura di Agri Masiero Bonsai.
1. Prima di tutto il bonsai va comprato in un centro specializzato, non dal fioraio o in un grande magazzino. Se si riceve in regalo un bonsai si deve subito andare in un centro bonsai per avere consigli corretti. Questo aspetto sembra una banalità, ma è fondamentale, perché quando la pianta avrà un problema si deve subito andare dall’esperto, come quando si porta il cane o il gatto dal veterinario se si ammala. Saper dove andare è importantissimo! E poi i centri specializzati hanno bonsai sani e vigorosi, sicuri e di qualità. Non temete di essere noiosi nell’andare tutti i momenti a far vedere lo stato di salute del vostro bonsai. Personalmente in Piemonte vi consiglio Agri Masiero Bonsai a Nole canavese, Baccaro a Torino in via dell’Arsenale e Traarti ad Alba.
2. Scegliete il bonsai d’appartamento che più vi piace, privilegiando quelli più grandi che sono molto più facili da gestire nelle innaffiature. Le specie più facili sono i Ficus, il più forte in assoluto, e l’Olmo cinese. Poi Serissa, Ligustro Murraya e Sagerezia, e Carmona e Pepe per le case più calde. Le specie mediterranee, le Gardenie, le Camelie e le Azalee possono essere messe in verande non riscaldate in inverno.
3. L’aspetto importante è ricordarsi che una buona coltivazione è fatta da quattro cose: esposizione, bagnature, concimazioni e terra. Poi a parte il discorso malattie e potature.
4. Esponete il bonsai da interni alla luce, non oltre un metro dai vetri: oltre, il livello di luminosità scende troppo anche se il nostro occhio non se ne accorge, cioè si scende sotto i 2/3000 lumen, insufficiente a garantire un livello di vigore accettabile, non dimenticate che la luce è energia e vita per le piante. Se ci sono le tende controllate perché possono coprire troppo. Se non avete queste condizioni mettete una luce bianca (led o neon per piante o acquari) che rappresenta una soluzione ottima anche se troppo poco usata. In questo ultimo caso lascerete la luce accesa almeno 10/12 ore al dì, distante meno di un metro dalla chioma del bonsai. Le correnti d’aria se sono molto fredde possono causare danni, ma generalmente non sono un problema. Neppure è necessario cambiare l’aria della stanza giacché le piante l’ossigeno lo producono. Si considera una buona abitudine mandare il bonsai a fare tutti gli anni una vacanza estiva in giardino, all’esterno in ombra, da amici che hanno bonsai in giardino o in pensione al vostro centro bonsai di fiducia: recupererà così il vigore per superare l’inverno in casa. Chiedete di fare in questa occasione un trattamento antiparassitario completo, una potatura ed una abbondante concimazione, è buona norma.
5. Fate rinvasare il vostro bonsai ogni due anni dal cento di fiducia con terra nuova di qualità tagliando una metà delle radici. Almeno le prime volte fate questa operazione con un esperto.
6. Concimate i vostri bonsai una o due volte al mese con i fertilizzanti specifici, i migliori sono i concimi organici fermentati a base di amminoacidi, come Fuji Green Gold, Bio Gold, Green King, e il Vitale: pappa buona anche per i vostri bonsai! Attenetevi alle dosi consigliate. Non usate i concimi chimici, in casa possono bruciare le radici. Vi invito a visitare lo showroom di Agri Masiero Bonsai a Nole.
7. Potate i vostri bonsai le prime volte con l’esperto del vostro centro di fiducia, poi da soli. Le specie che vi ho consigliato si potano a una-due foglie sui nuovi germogli, e si esegue un taglio di ritorno ogni volta che si ritenga opportuno ripristinare la forma, operazione da fare con l’esperto.
8. Se pensate che il vostro bonsai stia male o abbia una malattia portatelo rapidamente al centro in modo che vengano fatte subito le cure necessarie. Non fidatevi della vostra capacità di diagnosi, come tutte le piante i bonsai possono avere molti tipi di parassiti e si deve sapere che prodotti dare. Siate tempestivi, come se il vostro cane sta male non certo aspettate una settimana prima di portarlo dal veterinario…
9. L’operazione più importante per conservare nel tempo un bonsai in appartamento è la bagnatura. Qui come per l’esposizione non si deve sgarrare, è la principale causa di morte! La bagnatura deve essere saggiamente dosata, né troppo né troppo poco! Se il bonsai è troppo bagnato cadono foglie verdi, gravissimo perché rischia di marcire, sé pensate sia già così portatelo al centro, se invece si bagna troppo poco cadono foglie gialle. Qualche foglia gialla che cade è normale, il suo ciclo, se però cadono a decine allora è troppo poco bagnato. Vi consiglio di bagnare il vostro bonsai ogni due-tre giorni a seconda della temperatura della casa e dell’influenza dei termosifoni. Il bonsai sopra un termosifone, di per sé non è un problema, sono piante che nei loro climi tropicali vivono anche a 45 gradi, ma il rischio che si secchi è alto, qui dovete bagnare ogni due giorni e se piccolo anche tutti i giorni! In condizioni di case a 22-24 gradi è meglio comunque bagnare ogni due-tre giorni, quando si vede la terra asciugare ma non seccare. Se l’appartamento è tenuto a 18-19 gradi allora si può anche bagnare solo due volte a settimana. La bagnatura comunque va tarata continuamente in base alla reazione di caduta foglie, come dicevo gialle legate a scarsezza di acqua e verdi per un eccessivo regime idrico.
10. Amate i vostri bonsai, imparate a tenerli!
Massimo Bandera – Agri Masiero Bonsai